Geografia delle parole

“Servus”

Germania e paesi di lingua tedesca

“Servus”, dal latino servus (ʽservoʼ, ʽschiavoʼ), è una formula di saluto affermatasi in area germanofona a partire XVII secolo con il significato di “(ich bin) Ihr Diener” (ʽServo vostroʼ) e in seguito diffusasi come forma di saluto usuale soprattutto tra gli ufficiali dell’Impero austro-ungarico.

Oggi servus viene comunemente usato in Austria, in diversi paesi un tempo parte dell’Impero austro-ungarico (Slovenia, Croazia, Ungheria, Slovacchia, Transilvania, Romania nord-occidentale, Alto-Adige) e in alcune zone della Germania (Baviera, Baden-Württemberg, Saarland, Renania Palatinato, Assia, Turingia meridionale) come formula di saluto informale, usata sia all’inizio sia alla fine di una conversazione per presentarsi e congedarsi. 

Es:

Servus, Sonja. Ist Rainer da? [Ciao Sonja. C’è Rainer?]

»Servus, Oma!« sagte Michael und rannte weg. [„Ciao/ci vediamo, nonna!”, disse Michael e scappò via di corsa]

Curiosità: Servus può essere assimilato all’italiano “ciao”, dal veneto sciavo (schiavo), propr. “(sono) servo vostro”, formula di saluto amichevole e informale rivolta a una o più persone a cui si dà del tu e usata sia al momento dell’incontro o della separazione.  

In tedesco, soprattutto tra i giovani, viene comunque utilizzato anche ciao, ma sempre come formula di congedo.

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